Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19846 del 19 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:19846PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, avvalendosi della propria qualifica e dei poteri connessi, si appropria di denaro pubblico di cui ha la disponibilità giuridica, emettendo mandati di pagamento in assenza dei necessari presupposti giuridici e deliberativi, integra il reato di peculato, anche qualora induca in errore un altro soggetto pubblico affinché proceda alla materiale sottoscrizione di tali mandati su sua espressa richiesta. L'errore di fatto invocato dall'agente circa la sussistenza dei presupposti per l'emissione dei mandati di pagamento non è scusabile ove risulti inverosimile e contraddetto da plurimi elementi probatori, quali la mancanza di idonea documentazione giustificativa delle prestazioni retribuite, la restituzione delle somme da parte dei beneficiari, le dichiarazioni di questi ultimi circa l'inesistenza delle prestazioni, nonché l'assenza di approvazione da parte dell'organo deliberativo competente del piano di riparto delle spettanze retributive. In tali ipotesi, la responsabilità penale dell'agente pubblico non viene meno per il fatto che un altro soggetto pubblico, pur avendo materialmente sottoscritto i mandati di pagamento, sia stato assolto per carenza di prova del dolo, atteso che il peculato si configura in capo al pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che abbia la disponibilità giuridica del denaro pubblico, a prescindere dalla partecipazione di altri soggetti pubblici alla fase esecutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2021 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente al capo B) e per l'inammissibilita' nel resto del ricorso;
lette le conclusioni scritte dell'avvocat…

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