Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26538 del 23 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26538PEN

Massima

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Il concorso nel favoreggiamento dell'immigrazione clandestina si configura anche quando l'indagato, pur non essendo direttamente coinvolto nell'ingresso illegale di stranieri nel territorio nazionale, abbia comunque contribuito a creare le condizioni favorevoli a tale ingresso, attraverso condotte di coordinamento e agevolazione con altri soggetti attivi nell'organizzazione dedita a tale attività illecita. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che l'immigrazione clandestina si sia effettivamente realizzata, essendo sufficiente l'accertamento di condotte dirette a favorirla, a prescindere dal suo esito. Le esigenze cautelari di prevenzione della recidiva possono essere ritenute sussistenti anche quando l'attività criminosa contribuisce al sostentamento economico dell'indagato e non emergono elementi significativi di una sua volontà di recidere i collegamenti con l'ambiente nel quale i reati sono stati commessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/12/2019 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MICHELE BIANCHI;
lette le conclusioni del PG Dr. MARIO MARIA STEFANO PINELLI che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
Non essendo pervenuta alcuna richiesta di discussione orale, si procede alla trattazione del ricorso iscritto sul ruolo odierno senza l'intervento del Procuratore Generale e delle altre part…

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