Il provvedimento di autorizzazione integrata ambientale (AIA) rilasciato dall'autorità competente, ai sensi degli artt. 6, comma 14, e 208, comma 6, del d.lgs. n. 152/2006, costituisce anche autorizzazione alla realizzazione dell'impianto, sostituendo ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, ivi compreso il titolo edilizio di competenza comunale. Pertanto, l'AIA integra e assorbe in sé il permesso di costruire, senza che sia necessario il rilascio di un separato provvedimento edilizio da parte del Comune. L'Amministrazione comunale non può, quindi, imporre ulteriori condizioni o adempimenti, quali la stipula di una convenzione, per consentire l'avvio dei lavori, essendo tali elementi già contemplati e disciplinati nell'ambito del procedimento di rilascio dell'AIA. L'unico presupposto per l'inizio delle attività è il possesso del provvedimento AIA, senza che possano essere richiesti ulteriori titoli o adempimenti da parte dell'Amministrazione comunale. Il principio di diritto affermato mira a garantire la semplificazione e l'unicità del procedimento autorizzativo per la realizzazione di impianti di trattamento rifiuti, evitando duplicazioni e sovrapposizioni di competenze tra i diversi enti coinvolti, in conformità alla ratio della disciplina in materia di AIA.