Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36013 del 16 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36013PEN

Massima

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Il diritto di cronaca e di critica giornalistica, quale espressione della libertà di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantita, trova applicazione quando i fatti esposti siano veri o quanto meno l'accusatore sia fermamente e incolpevolmente convinto della loro veridicità, e le modalità espressive, pur potendo contenere coloriture ed iperboli, toni aspri o polemici, linguaggio figurato o gergale, siano adeguate e funzionali all'opinione o alla protesta, in correlazione con gli interessi e i valori che si ritengono compromessi. Tuttavia, tale esimente non opera quando gli articoli giornalistici forniscano una rappresentazione manipolata e distorta della realtà, attribuendo al soggetto passivo comportamenti e dichiarazioni mai tenuti o pronunciati, e le espressioni utilizzate travalicano il limite della continenza, risolvendosi in un attacco gratuito e scomposto contro la persona, in assenza di un effettivo interesse pubblico alla divulgazione delle notizie. In tali casi, la condotta integra il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa, non potendosi invocare la scriminante del diritto di cronaca o di critica, in quanto il nucleo centrale dei fatti non risulta veritiero e le modalità espressive eccedono il limite della continenza. Diversamente, quando l'articolo giornalistico, pur contenendo una seppur minima valenza offensiva, si basi su un nucleo centrale di fatti veri e il giudizio valutativo, pur espresso con toni polemici, trovi una forma espositiva non ingiustificatamente sovrabbondante rispetto al concetto da esprimere in correlazione con il valore supremo della libertà personale che si è ritenuto compromesso, la condotta rientra nell'esercizio del diritto di critica, che esclude la rilevanza penale della diffamazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MOROSINI E. - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/06/2019 della CORTE di APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata …

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