Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37987 del 22 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37987PEN

Massima

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Il sequestro di persona e l'omicidio commessi con metodo mafioso, anche se realizzati in forma celata senza strepito pubblico, integrano l'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991, in quanto espressione della potenza e capacità intimidatrice del gruppo criminale, idonea a neutralizzare chi si oppone alle sue attività illecite, anche attraverso l'eliminazione fisica della vittima. Tale aggravante non è esclusa dalla presenza di un movente personale di vendetta, in quanto l'omicidio si inserisce in una più ampia dinamica di contrapposizione tra fazioni mafiose rivali. Nella determinazione della pena, il giudice deve esplicitare analiticamente i passaggi intermedi del calcolo, rispettando il limite edittale massimo previsto dalla legge anche per le singole componenti aggravanti e attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/10/2019 della CORTE ASSISE APPELLO CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TERESA LIUNI;
udito il Procuratore generale, GIOVANNI DI LEO, il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA, in difesa di (OMISSIS) e (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avvocata (OMISSIS) …

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