Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3332 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:3332SENT

Massima

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Il Tribunale amministrativo regionale, nell'annullare parzialmente l'ordinanza di demolizione impugnata, ha stabilito il seguente principio di diritto: In pendenza della definizione della vicenda relativa alla totalità di un immobile oggetto di precedenti ordinanze di demolizione, per gli abusi edilizi aggiuntivi e accessori rispetto all'abuso principale, il Comune deve applicare il generale potere sanzionatorio di cui all'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, anziché reiterare l'applicazione dell'art. 31 dello stesso decreto, che prevede la demolizione e l'acquisizione dell'immobile. Ciò al fine di evitare provvedimenti poco concludenti e contraddittori, in attesa dell'esito delle domande di condono presentate dal proprietario per le opere abusive. La massima giuridica che esprime tale principio di diritto è la seguente: In pendenza della definizione della vicenda relativa alla totalità di un immobile oggetto di precedenti ordinanze di demolizione, per gli abusi edilizi aggiuntivi e accessori rispetto all'abuso principale, il Comune deve applicare il generale potere sanzionatorio di cui all'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, anziché reiterare l'applicazione dell'art. 31 dello stesso decreto, che prevede la demolizione e l'acquisizione dell'immobile, al fine di evitare provvedimenti poco concludenti e contraddittori, in attesa dell'esito delle domande di condono presentate dal proprietario per le opere abusive. Il Tribunale, nel giungere a tale conclusione, ha rilevato che gli abusi in questione, pur essendo certamente sanzionabili, non potevano essere oggetto di un provvedimento di demolizione totale e di successiva acquisizione ex art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, in quanto tale provvedimento era già stato emesso per l'immobile principale, e non poteva essere reiterato per le opere aggiuntive. Inoltre, il Tribunale ha sottolineato che la pendenza delle domande di condono presentate dal proprietario per le stesse opere abusive rendeva illogico disporre la demolizione, in quanto tali opere avrebbero potuto essere ricondotte alla legalità per effetto dell'accoglimento delle citate domande.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio Roma
Sezione I quater
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 2464/2006, proposto da Vi. No., rappresentata e difesa dall'Avv. Pa. Io. ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in Ro., via Ta. n. (...);
contro
il Comune di Ro. Pr., in persona del Sindaco p.t., intimato e non costituito;
per l'annullamento
della Ordinanza di demolizione opere abusive (ex art. 31 comma 2, del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) n. 214/05 del 22.12.2005;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'Amministrazione intimata;
Visti gli atti di causa;
Relatore alla pubblica udienza del 10 novembre 2006 il ((omissis));
Formulate le difese in udienza, come da verbale;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue.
FATTO
1.1 La ricorrente prospetta quanto segue.
Essa è pro…

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