Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15580 del 26 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15580PEN

Massima

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Il falso in scrittura privata mediante la produzione di una fotocopia di un documento inesistente, che sia tuttavia presentata con l'apparenza di un documento originale idoneo a trarre in inganno i terzi di buona fede, integra il reato di cui all'art. 489 c.p., anche se il documento originale risulti inesistente. Ciò in quanto la condotta fraudolenta dell'agente, volta a far apparire come autentico un documento in realtà falso, è sufficiente a configurare il delitto di falso, a prescindere dall'effettiva esistenza del documento originale. Il principio di diritto affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione prevede che la formazione di una copia di un atto inesistente non integri il reato di falsità materiale, salvo che la copia assuma l'apparenza di un atto originale, idoneo a trarre in inganno i terzi. Tale orientamento giurisprudenziale è stato correttamente applicato dalla Corte di Appello nel caso di specie, ove l'imputato aveva prodotto una falsa fotocopia di una carta d'identità inesistente, facendola apparire come un documento originale al fine di commettere il reato di truffa ai danni dell'assicurazione. Pertanto, la condotta fraudolenta dell'agente, volta a far apparire come autentico un documento in realtà falso, è sufficiente a configurare il delitto di falso in scrittura privata, a prescindere dall'effettiva esistenza del documento originale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/03/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SARACO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale TAMPIERI LUCA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
a seguito di trattazione scritta a norma del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, senza …

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