Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38917 del 28 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:38917PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la durata delle pene accessorie per il reato di bancarotta fraudolenta, gode di un ampio potere discrezionale, non essendo vincolato all'automatica replicazione della durata della pena detentiva principale. Egli deve, invece, valutare tutti i criteri di cui agli artt. 133 e 133-bis c.p., considerando le peculiarità del caso concreto, la gravità della condotta, le modalità di commissione del reato e i pregiudizi arrecati, al fine di comminare sanzioni accessorie proporzionate e adeguate alla finalità di prevenzione speciale. Tale valutazione discrezionale deve essere congruamente motivata, senza che possano rilevare, a tal fine, considerazioni generiche sulla correttezza del comportamento processuale dell'imputato o sull'unicità del precedente penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/11/2019 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MONICA BONI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI NARDO Marilia, che ha concluso chiedendo;
Il P.G. conclude chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 22 novembre 2019 la Corte di appel…

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