Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39484 del 24 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39484PEN

Massima

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Il diritto di cronaca, pur costituendo un limite al diritto alla riservatezza e all'onore, non può essere invocato per giustificare la pubblicazione di notizie false o comunque non veritiere, anche se presentate con il virgolettato, né per consentire attacchi denigratori alla sfera personale della persona offesa, qualificata come bugiarda e vendicativa. Affinché l'esimente del diritto di cronaca possa essere riconosciuta, è necessario che l'informazione, oltre a rivestire un interesse pubblico, sia sostanzialmente veritiera e rispetti i limiti della continenza, evitando di trasmettere un messaggio mediatico complessivamente diffamatorio. La mera circostanza che la persona offesa sia stata precedentemente sottoposta a procedimento penale, dal quale sia stata successivamente assolta, non è di per sé sufficiente a giustificare la pubblicazione di dettagli non veritieri che ne alterino il significato complessivo. Inoltre, la riconoscibilità della persona offesa può essere desunta da una pluralità di elementi contestuali, anche in assenza dell'indicazione esplicita del nome, qualora tali elementi consentano di individuarla agevolmente nell'ambito della cerchia di conoscenti. Infine, la mancata richiesta della sospensione condizionale della pena in sede di appello, comporta l'inammissibilità della relativa doglianza proposta in sede di legittimità, trattandosi di una facoltà discrezionale del giudice di merito non esercitabile d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 82/2012 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 08/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAPALORCIA GRAZIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI Maria G., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricor…

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