Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46087 del 7 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46087PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale e patrimoniale può essere applicata a chi sia abitualmente dedito a traffici delittuosi o viva anche in parte con i proventi di attività illecite, a prescindere dall'appartenenza a contesti di tipo mafioso o paramafiosi. Il giudizio di pericolosità sociale si fonda sull'accertamento di precedenti penali, anche non definitivi, e di condotte delittuose reiterate, senza che sia necessaria la prova dell'abitualità o dell'attualità della pericolosità, essendo sufficiente la dimostrazione di un contesto criminale organizzato e di una pluralità di reati contro il patrimonio, anche se non definitivamente accertati. L'onere di giustificare la provenienza lecita dei beni e dei redditi grava sull'interessato, non essendo sufficiente il riferimento a prestiti o rimesse familiari non dichiarati al fisco. La confisca può riguardare beni formalmente intestati a terzi, qualora sia provata la loro effettiva disponibilità da parte del soggetto ritenuto socialmente pericoloso. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di applicazione delle misure di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge, con esclusione di ogni valutazione di merito sulla motivazione, che deve essere censurata solo in caso di manifesta illogicità o mancanza di giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 22/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 27/09/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

lette le conclusioni del PG Dott. Gaeta Pietro, per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto in data 27.09.2013 la Corte d'appello di Milano integralmente confermava il provvedimento di primo grado con cui erano state irrogate la misura di prevenzione per…

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