Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24356 del 7 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24356PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura anche in assenza di un rapporto di collaborazione stabile e continuativo con gli appartenenti all'organizzazione, purché emerga un compendio probatorio concludente circa la consapevole adesione del soggetto al programma criminoso del sodalizio, desumibile anche dalla reiterata commissione, in concorso con altri partecipi, di reati-fine dell'associazione. A tal fine, non è necessario dimostrare il ruolo specifico svolto dal singolo partecipe nell'ambito dell'associazione, essendo sufficiente accertare la sua cointeressenza nelle attività del gruppo e la sua disponibilità a contribuire al perseguimento degli scopi illeciti, anche attraverso condotte che agevolino il proposito criminoso dei concorrenti. Ai fini della configurabilità della fattispecie associativa lieve di cui all'art. 74, comma 6, D.P.R. n. 309/1990, rileva in primo luogo il momento genetico dell'associazione, che deve essere costituita al solo fine di commettere fatti di lieve entità, come desumibile da indici sintomatici del grado di offensività del sodalizio sin dalla sua costituzione, quali il collegamento con stabili canali di approvvigionamento, la consistenza e frequenza degli approvvigionamenti, il numero e la qualità delle cessioni, il controllo di una parte di territorio, il grado di professionalità dei partecipi e la eterogeneità e quantità della sostanza stupefacente trafficata. Ove tali elementi depongano per la programmazione e realizzazione di fatti di rilevante entità, è preclusa l'applicazione della fattispecie attenuata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GAI Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/12/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI NICOLA VITO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SECCIA DOMENICO, che si riporta alla requisitoria scritta e conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) che si riporta ai motivi di ric…

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