Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 226 del 2017

ECLI:IT:TARBA:2017:226SENT

Massima

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Il diniego del permesso di costruire in sanatoria e l'ordine di demolizione delle opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo sono legittimi anche in assenza della previa comunicazione del preavviso di rigetto, in quanto la violazione di tale formalità procedimentale non comporta l'annullamento dell'atto finale qualora il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato. L'ingiunzione di demolizione costituisce la prima e obbligatoria fase del procedimento repressivo degli abusi edilizi, che prescinde dalla valutazione circa la rilevanza dell'abuso e la possibilità di sostituire la demolizione con la sanzione pecuniaria, la quale viene effettuata solo in un momento successivo. L'ordine di ripristino dello stato dei luoghi non deve essere preceduto dal parere della Commissione edilizia comunale, in quanto discende direttamente dalla violazione della disciplina edilizia vigente e non è inficiato da eventuali vizi procedimentali.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/03/2017

N. 00226/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01809/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1809 del 2010, proposto da:
Cosima De Vita, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Polignano, con domicilio eletto presso lo studio Giuseppe Barile in Bari, via Manzoni, n. 93;

contro

Comune di Putignano non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della nota prot. 31624 del 157.2010, notificata il 19.07.2010, con cui la ripartizione Urbanistica comunale ha negato il permesso di costruire in sanatoria;

dell’ordinanza dirigenziale n. 157 del 10 agosto 2010, notificata l’11 agosto 2010, di demolizione delle opere edilizie prive di titolo abilitativo.

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