Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 338 del 2011

ECLI:IT:TARBO:2011:338SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del condono edilizio relativo a una costruzione abusiva è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari di non avere più interesse a coltivare il ricorso. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti, sussistendone giusti motivi, in considerazione del venir meno dell'interesse originario della parte ricorrente alla decisione della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a coltivare il ricorso, successivamente all'instaurazione del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso stesso, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti, in assenza di soccombenza. Ciò in quanto il processo amministrativo è improntato al principio della domanda e della corrispondenza tra chiesto e pronunciato, per cui il giudice non può pronunciarsi su una controversia in assenza di un interesse attuale e concreto della parte ricorrente. La massima giuridica sintetizza in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto affermato nella sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti sviluppati nella motivazione della pronuncia.

Sentenza completa

N. 00413/1998
REG.RIC.

N. 00338/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00413/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 413 del 1998, proposto da:
((omissis)) di ((omissis)) s.n.c., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio della medesima, in Bologna, piazza S. Francesco n. 2;

contro

Comune di Riccione, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Bologna, via Altabella n. 3;

per l'annullamento

-del provvedimento in data 13.12.97, con il quale il comune di Riccione ha negato alla società ricorrente il richiesto condono edilizio relativo alla abusiva costr…

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