Il vincolo paesaggistico, il carattere unitario della struttura ricettiva e il contrasto con la disciplina urbanistica alberghiera costituiscono circostanze ostative all'accoglimento dell'istanza di condono edilizio per il cambio di destinazione d'uso di una singola unità immobiliare facente parte di una residenza turistico-alberghiera. L'unitarietà della struttura e dell'attività gestionale delle residenze turistico-alberghiere è incompatibile con il frazionamento della proprietà del complesso immobiliare in cui esse operano, essendo tali strutture destinate ad essere gestite unitariamente nel loro complesso, senza possibilità di frazionamento per singole unità abitative. L'onere di provare che il cambio di destinazione d'uso sia avvenuto entro il termine del 31 marzo 2003 grava sulla parte istante, la cui mancata dimostrazione costituisce ulteriore motivo ostativo all'accoglimento della domanda di condono edilizio.