Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27952 del 8 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27952PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare in carcere è inammissibile per genericità quando il ricorrente si limita a denunciare genericamente una carenza e contraddittorietà della motivazione, senza muovere specifici rilievi in ordine ai numerosi e gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, alla credibilità delle dichiarazioni accusatorie rese dalle presunte vittime, nonché alle esigenze cautelari evidenziate dal giudice, essendo il provvedimento impugnato congruamente ed esaustivamente argomentato su tali profili. In tali casi, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della cassa delle ammende, nonché la trasmissione di copia del provvedimento al direttore dell'istituto penitenziario competente affinché provveda a quanto stabilito dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. VI. FE. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 17/03/2009 TRIB. LIBERTA' di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARMO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. D'AMBROSIO Vito che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

udito il difensore Avv. ((omissis)) sost. proc..

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 24 febbraio 2009 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce disponeva la misura della custodia…

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