Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34247 del 2 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34247PEN

Massima

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Il porto di oggetti atti ad offendere, anche se non propriamente armi, è punito ai sensi della legge n. 110 del 1975, art. 4, comma 1, a prescindere dalla loro effettiva destinazione offensiva, essendo sufficiente la loro idoneità a ledere l'integrità fisica altrui. Tuttavia, l'ipotesi di lieve entità prevista dal comma 3 della medesima disposizione non si applica a tali oggetti, essendo riservata alle sole armi improprie di cui al comma 2. Pertanto, il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve accertare l'oggettiva attitudine lesiva dell'oggetto portato, senza poter considerare la sua concreta utilizzazione o la mancata prova di un effettivo uso offensivo. Inoltre, la disponibilità e la conoscenza dell'oggetto da parte dell'imputato possono essere desumibili anche da elementi indiziari, come il suo rinvenimento all'interno del veicolo di cui l'imputato aveva la disponibilità, senza che sia necessario il suo diretto possesso o la sua immediata accessibilità. Infine, l'eventuale mancato riconoscimento di circostanze attenuanti generiche non è censurabile in cassazione qualora il relativo motivo di appello fosse stato originariamente inammissibile per genericità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/01/2014 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SIANI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CASELLA GIUSEPPINA;
Il P.G. conclude chiedendo l'annullamento senza rinvio;
L'avvocato (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l…

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