Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19322 del 21 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:19322PEN

Massima

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Il dolo alternativo nel tentato omicidio si desume dalla micidialità dell'arma impiegata, dalla ravvicinata distanza tra imputato e vittima, dalla reiterazione dei colpi e dalla zona attinta, costituita da parti vitali del corpo, come la parte toracica e addominale, in una condizione di minorata difesa della vittima disarmata. Tali elementi, unitamente alla decisione dell'agente di non arrestare l'iter criminoso al primo o al secondo colpo, sono compatibili con la previsione e la volontà dell'evento morte come conseguenza altamente probabile della condotta, in alternativa alle lesioni gravi parimenti previste e volute. L'occasionalità dell'incontro e l'iniziativa della vittima di avvicinare l'imputato non escludono la sussistenza del dolo alternativo, ove l'azione sia determinata da un pregresso astio e spirito di vendetta. L'aggravante dei motivi futili sussiste quando il movente, rappresentato da contestazioni di scarsa entità economica, risulta del tutto sproporzionato rispetto all'azione criminosa di tentato omicidio, escludendo altresì l'attenuante della provocazione. Il sindacato del giudice di legittimità sulla motivazione è limitato alla verifica della mancanza o manifesta illogicità, senza poter riesaminare le valutazioni di merito operate dal giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2095/2014 CORTE APPELLO di LECCE, del 25/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Aldo;
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. ANIELLO Roberto, che chiedeva il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che si riportava ai motivi di ricorso e ne…

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