Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5200 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:5200SENT

Massima

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L'annullamento d'ufficio di una procedura di gara per l'affidamento di un servizio pubblico, disposto dalla stazione appaltante in pendenza del giudizio, determina la sopravvenuta carenza di interesse delle parti al ricorso e al ricorso incidentale, comportando la loro improcedibilità. In tali casi, il giudice amministrativo, preso atto dell'annullamento della procedura di gara, dispone la compensazione integrale delle spese di lite, in considerazione della peculiare situazione processuale determinatasi. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'annullamento in autotutela della procedura di gara da parte della stazione appaltante, intervenuto nelle more del giudizio, determina la sopravvenuta carenza di interesse delle parti al ricorso e al ricorso incidentale, rendendo gli stessi improcedibili. In tale ipotesi, il giudice amministrativo, constatata l'assenza di un interesse attuale e concreto delle parti alla decisione, dispone la compensazione integrale delle spese di lite, tenendo conto della peculiare situazione processuale determinatasi. Tale principio si fonda sulla considerazione che, a seguito dell'annullamento della procedura di gara, le parti non hanno più un interesse giuridicamente rilevante alla decisione del ricorso, essendo venuto meno l'oggetto della controversia. In tale contesto, la compensazione integrale delle spese di lite appare la soluzione più equa, in considerazione del fatto che nessuna delle parti può essere ritenuta soccombente in senso proprio. La massima così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. Il testo è autosufficiente e applicabile a fattispecie analoghe, contenendo le principali argomentazioni e i ragionamenti sviluppati nella sentenza.

Sentenza completa

N. 12806/2014
REG.RIC.

N. 05200/2015 REG.PROV.COLL.

N. 12806/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12806 del 2014, proposto da:
Soc Flora Multiservice Srl in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Enrico Barbaresco e Fulvio Zardo, con domicilio eletto presso il primo in Roma, Via C. Mirabello, 17, come da procura in atti;

contro

Provincia di Viterbo in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Francesca Manili, con domicilio eletto presso Roberto Venettoni in Roma, Via Cesare Fracassini, 18, come da procura in atti;

nei confronti di

Soc Sicurezza e Ambiente Spa in persona del legale rappresentante pro tempo…

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