Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24456 del 28 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24456PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 può essere legittimamente disposto solo in presenza di una effettiva e comprovata sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità dell'indagato e la sua capacità reddituale, da valutarsi non al momento dell'applicazione della misura, bensì con riferimento ai singoli acquisti e al valore dei beni acquisiti nel tempo. Pertanto, qualora la documentazione prodotta dall'interessato dimostri la congruità e compatibilità tra il patrimonio e i redditi dichiarati, anche tenendo conto di eventuali incrementi patrimoniali derivanti da successioni ereditarie o da canoni di locazione, il giudice del riesame può legittimamente annullare il decreto di sequestro per difetto del presupposto della sproporzione, in quanto la provenienza lecita dei beni risulta adeguatamente giustificata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI BENEVENTO, nei confronti di:

1) CO. LI. PA. N. IL (OMESSO) C/;

2) GI. PA. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 12/2010 TRIB. LIBERTA' di BENEVENTO, del 16/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO Domenico;

sentite le conclusioni del PG Dott. SELVAGGI Eugenio per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1.- Il…

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