Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15195 del 3 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15195PEN

Massima

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Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione nella sentenza è il seguente: La condanna penale dell'imputato può essere pronunciata solo quando vi sia la certezza processuale assoluta della sua responsabilità, al di là di ogni ragionevole dubbio. Tale regola di giudizio, fondata sul principio costituzionale della presunzione di innocenza, non introduce un criterio di valutazione della prova più restrittivo rispetto al passato, ma codifica il principio giurisprudenziale secondo cui la pronuncia di condanna deve basarsi sulla certezza processuale della responsabilità dell'imputato. Pertanto, il giudice di merito, per poter affermare la responsabilità penale dell'imputato, deve raggiungere la piena e incrollabile convinzione della sua colpevolezza, senza che permangano dubbi ragionevoli sulla ricostruzione dei fatti e sull'attribuzione degli stessi all'imputato. Solo in presenza di tale certezza processuale, che escluda ogni ragionevole possibilità di innocenza, è legittimo emettere una sentenza di condanna. La motivazione della sentenza deve esporre in modo chiaro, logico e privo di contraddizioni le argomentazioni che hanno condotto il giudice a tale convincimento, in modo che il percorso logico-giuridico seguito risulti pienamente comprensibile e immune da vizi di manifesta illogicità o travisamento della prova. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è tuttavia limitato ai soli vizi macroscopici della motivazione, senza possibilità di una rilettura autonoma degli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 897/2007 CORTE APPELLO di CATANIA, del 25/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATTO

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