La concessione di costruzione e gestione di un parcheggio multipiano, realizzato mediante il ricorso alla finanza di progetto, deve essere qualificata come concessione di lavori pubblici e non come concessione di pubblico servizio. Ciò in quanto la gestione del parcheggio è strumentale al reperimento delle risorse necessarie per la sua realizzazione, costituendo il bene economicamente preponderante nel sinallagma contrattuale, mentre l'attività di riscossione dei proventi della sosta sulle aree pubbliche concesse in uso al concessionario integra una concessione di pubblico servizio distinta e autonoma. Nella concessione di lavori pubblici, il concessionario acquista la proprietà privata dell'opera realizzata, la quale non può essere acquisita coattivamente dall'amministrazione concedente mediante l'esercizio dei poteri di autotutela demaniale, in quanto ciò comporterebbe un aggiramento delle regole sulla par condicio creditorum che informano la disciplina fallimentare. Diversamente, nell'ipotesi di concessione di pubblico servizio, l'amministrazione può avvalersi di tali poteri per assicurare la continuità dell'attività di interesse pubblico, in quanto i beni strumentali all'esercizio del servizio non possono essere sottratti alla loro destinazione.