Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10500 del 8 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10500PEN

Massima

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Il reato di diffamazione non è stato depenalizzato dal D.Lgs. n. 7/2016, il quale ha invece trasformato il reato di ingiuria in illecito civile. Il giudice non può modificare autonomamente la qualificazione giuridica del fatto, essendo tale potere riservato al giudice che deve fornire adeguata motivazione sulla sussistenza o meno della fattispecie. Il pubblico ministero, inoltre, non può procedere alla correzione o riqualificazione delle condotte, potendo solo integrare l'accusa. Pertanto, la sentenza di assoluzione pronunciata per ritenuta abolitio criminis del reato di diffamazione è illegittima e deve essere annullata con rinvio per nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/11/2016 del GIUDICE DI PACE di ((omissis));
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALESSANDRINA TUDINO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PERELLI SIMONE che ha concluso per l'annullamento con rinvio al giudice territorialmente competente in grado …

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