Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27146 del 12 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27146PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La corruzione di pubblici ufficiali, anche se finalizzata all'accelerazione di pratiche amministrative vincolate per legge, integra il reato di corruzione propria di cui all'art. 319 c.p. e non il meno grave reato di corruzione per un atto d'ufficio di cui all'art. 318 c.p., in quanto l'accordo corruttivo ha ad oggetto l'esercizio di un potere discrezionale del pubblico ufficiale, seppur limitato, nella gestione della pratica. Ciò anche quando il contenuto del provvedimento finale sia vincolato per legge, atteso che l'accordo corruttivo ha comunque inciso sull'iter procedimentale e sulla celerità della sua conclusione, in violazione dei doveri di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. L'elemento psicologico del reato di corruzione propria può essere desunto da elementi indiziari, quali la particolare celerità nella definizione della pratica, le conversazioni intercettate tra le parti coinvolte e le dichiarazioni di testimoni, senza che sia necessaria la prova diretta del passaggio di denaro, essendo sufficiente l'accordo corruttivo, anche se non perfezionato. Tuttavia, qualora emerga che il pubblico ufficiale non abbia effettivamente compiuto alcun atto in violazione dei propri doveri d'ufficio, potrebbe configurarsi al più il tentativo di corruzione. Infine, la mancata concessione delle attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivata, non essendo sufficiente il solo riferimento alla gravità del fatto, ma dovendo il giudice indicare gli specifici elementi di segno negativo che inducono a escluderle.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Ia. Ma. , nato a (OMESSO);

2. Me. Da. , nato a (OMESSO);

3. Ab. Am. Ah. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 07/04/2010 della Corte d'appello di Milano, visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito…

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