Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40515 del 19 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40515PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente dell'imputato, pur riconosciuto, non esclude necessariamente la sussistenza del dolo del reato, dovendo il giudice valutare le concrete modalità della condotta tenuta al fine di accertare la presenza dell'elemento soggettivo, senza poter fondare tale valutazione su meri rilievi generici o assertori. Il giudice è tenuto a motivare in modo adeguato e puntuale la propria decisione in ordine all'elemento psicologico del reato, anche in presenza di un vizio parziale di mente dell'imputato, senza poter omettere tale valutazione o fondarla su considerazioni meramente astratte o congetturali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LE. VA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1539/2005 CORTE APPELLO di ROMA, depositata il 21/04/2006;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/09/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANNA MARIA DE SANDRO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore, Avv. CAMPANELL…

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