Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12828 del 23 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12828PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, con ruolo direttivo dell'imputato, integra gravi indizi di colpevolezza che giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della presunzione relativa di adeguatezza di tale misura prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di cui all'art. 416 c.p. finalizzato alla commissione dei reati di cui all'art. 12, commi 3 e 3-ter, del d.lgs. n. 286/1998. Tali gravi indizi possono desumersi dagli esiti di servizi di osservazione e intercettazioni, dalle circostanze degli arresti operati e dal sequestro dei tabacchi contrabbandati, i quali dimostrano l'esistenza di un consolidato sodalizio criminale operante tra la Sicilia e la Tunisia, con il coinvolgimento attivo dell'imputato nell'organizzazione e direzione delle attività illecite, anche attraverso l'utilizzo di mezzi più sicuri e veloci per l'ingresso illegale di cittadini stranieri e il contrabbando di tabacchi. La sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 274, lett. a) e c), c.p.p. è altresì giustificata dalla natura e modalità delle condotte, che risultano stabilmente poste in essere fino all'anno 2016 in ragione di consolidati contatti instaurati dall'imputato in un ampio circuito criminale, nonostante il tempo trascorso dalle indagini e il pregresso periodo di custodia cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/08/2019 del Tribunale di Palermo;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)):
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Palermo, provvedendo ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., confermava l'ordinanza del Giudice per le indagi…

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