Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 20191 del 25 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:20191CIV

Massima

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Il riconoscimento dei vizi da parte dell'appaltatore non implica automaticamente l'assunzione dell'obbligo di eliminarli, se tale impegno non è espressamente manifestato. In tal caso, l'obbligazione di garanzia rimane soggetta ai termini brevi di prescrizione previsti per il contratto di appalto, e non al termine decennale applicabile all'obbligazione di facere autonomamente assunta dall'appaltatore. Perché operi il termine di prescrizione decennale, è necessario che l'appaltatore abbia espressamente assunto l'impegno di eliminare i vizi riscontrati, senza subordinarlo a condizioni. Il semplice riconoscimento dei vizi da parte dell'appaltatore comporta solo la superfluità della tempestiva denuncia da parte del committente, ma non implica automaticamente l'assunzione dell'obbligo di emendare l'opera, che, ove configurabile, costituisce una nuova e distinta obbligazione soggetta al termine di prescrizione decennale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. ABETE Luigi - Consigliere

Dott. SABATO Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 7148-2015 proposto da:
(OMISSIS) SRL, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS) SRL, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 55/2014 della CORTE D'APPELLO di TRIESTE, depositata il 04/02/2014;
udita la relazione della causa svolta nella camera di con…

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