Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 903 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:903SENT

Massima

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La destinazione di un'area a "verde privato" nell'ambito della pianificazione urbanistica comunale costituisce espressione di una scelta discrezionale dell'amministrazione, volta a preservare il territorio da un ulteriore consumo di suolo e a realizzare un migliore equilibrio tra aree edificate e aree libere, nell'interesse pubblico della tutela ambientale. Tale destinazione, anche se peggiorativa rispetto alla precedente previsione urbanistica, non richiede una specifica motivazione, essendo sufficiente il richiamo ai criteri generali seguiti nell'impostazione del piano urbanistico. L'apposizione di un vincolo conformativo di "verde privato" su un'area non implica necessariamente la sussistenza di un'attività agricola, ma può essere giustificata dall'esigenza di contenere il consumo di suolo e preservare i valori ambientali del territorio. La diversa destinazione impressa ad aree limitrofe può essere ragionevolmente giustificata dalla diversa situazione di fatto in cui si trovavano le stesse al momento dell'approvazione del nuovo strumento urbanistico. In tali ipotesi, non sussiste un obbligo di indennizzo a carico dell'amministrazione, trattandosi di vincolo di natura conformativa e non espropriativa.

Sentenza completa

N. 00744/2013
REG.RIC.

N. 00903/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00744/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 744 del 2013, proposto da:
VINCENZO TAMBORINI, MARCO TAMBORINI e GIOVANNINA MORANDI, rappresentati e difesi dagli avv.ti Luigi Decio e Giovanna Lenti, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Milano, Via Filippo Corridoni, n. 11;

contro

COMUNE di MEDA, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Tiziano Ugoccioni, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Milano, Via Boccaccio, n. 19;

nei confronti di

ALESSANDRO PAVESI, non costituito;
GABRIELLA PAVESI, non costituita;
LUISA PAVESI, non costituita;

per l'annullamento

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