Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 57542 del 22 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:57542PEN

Massima

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Il giudice di riesame, nel valutare l'istanza di revoca o sostituzione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riesaminare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, ma deve limitarsi a verificare che l'ordinanza impugnata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in relazione all'eventuale allegazione di nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o ad escludere la sussistenza delle esigenze cautelari. Il mero decorso del tempo, in assenza di altri elementi positivamente apprezzabili, non è sufficiente a far venir meno le esigenze cautelari, specie quando la misura custodiale risulta adeguata alla gravità del reato e alla pena inflitta. Inoltre, la collaborazione processuale che si limiti alla mera ammissione di responsabilità, senza fornire ulteriori elementi utili all'accertamento dei fatti, non costituisce elemento idoneo a far ritenere attenuata la pericolosità sociale dell'imputato e, conseguentemente, a giustificare una modifica della misura cautelare. Parimenti, la dedotta occasionalità della condotta e la lontananza del luogo di esecuzione della misura cautelare rispetto al contesto criminale di riferimento non sono elementi sufficienti a far venir meno le esigenze cautelari, specie quando l'imputato risulti inserito in un contesto di criminalità organizzata dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta degli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. COSTANTINI Anton - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/05/2017 del TRIBUNALE DEL RIESAME di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA il quale dichiara di essere difensore di fiducia di (OMISSIS) e si riporta ai motivi di ricorso chiedendone l'annullamento.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS…

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