Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32874 del 25 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:32874PEN

Massima

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Il delitto di calunnia si configura quando l'agente, consapevole della falsità della denuncia, riferisce fatti determinati, idonei a provocare l'esercizio dell'azione penale, a carico di una persona che egli sa essere innocente. Pertanto, la mera presentazione di una denuncia, anche se successivamente rivelatasi infondata, non integra di per sé il reato di calunnia, essendo necessario che l'agente abbia agito con dolo specifico, ossia con la consapevolezza della falsità dell'accusa e dell'innocenza della persona denunciata. Inoltre, la qualità di parte offesa non è necessariamente limitata al soggetto direttamente leso dal reato, ma può estendersi anche a colui che, pur non essendo il diretto destinatario della condotta criminosa, risulti comunque coinvolto nella vicenda e abbia subito un pregiudizio a causa della falsa denuncia. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare attentamente le circostanze del caso concreto per individuare correttamente la parte offesa, senza limitarsi a un'interpretazione formalistica della imputazione. Infine, la buona fede del denunciante, anche se successivamente smentita dalle risultanze processuali, può escludere la configurabilità del dolo specifico richiesto per il delitto di calunnia, qualora emerga che egli abbia agito nella convinzione, ancorché erronea, della veridicità dei fatti denunciati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Pi. Fr. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 27/09/2010 della Corte di appello di Ancona

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FODARONI ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore, avv. C…

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