Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49747 del 29 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:49747PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel valutare la sussistenza del vincolo della continuazione tra più reati, deve accertare l'esistenza di un disegno criminoso unitario, che richiede la rappresentazione, fin dall'inizio, dei singoli episodi delittuosi almeno nelle loro linee essenziali. Tale unità di disegno non può essere desunta da meri elementi soggettivi, come la tendenza a commettere determinati reati o la scelta di vita ispirata alla sistematica realizzazione di illeciti, ma deve risultare da condotte oggettive compatibili con una preordinazione di fondo dei singoli episodi, accertata caso per caso in relazione alle modalità concrete di commissione dei reati. La partecipazione ad un'associazione per delinquere non costituisce, di per sé sola, prova dell'unicità di disegno criminoso tra i reati commessi per il perseguimento degli scopi associativi, essendo necessario che l'agente, contestualmente all'adesione all'associazione, abbia concepito un disegno chiaro e definito dei singoli delitti realizzabili nell'ambito dell'accordo criminoso. Grava sul condannato l'onere di allegare in modo concreto e specifico gli elementi, oggettivi e soggettivi, rappresentativi di tale momento psicologico, la cui assenza comporta il rigetto della richiesta di applicazione della continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BE. An. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 30 gennaio 2009 dal Tribunale di Salerno;

udita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

- lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. CIAMPOLI Luigi, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Sa…

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