Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32006 del 13 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:32006PEN

Massima

Il danneggiamento di piante di ulivo e altri alberi da frutto, anche se realizzato in modo involontario, non può essere oggetto di depenalizzazione ai sensi del D.Lgs. n. 7/2016, in quanto rientra nella fattispecie aggravata di cui all'art. 635, comma 2, n. 4, c.p. Pertanto, la condanna per tale reato è da ritenersi legittima, non potendo il giudice, in sede di appello, annullare la sentenza e riformare il trattamento sanzionatorio in ragione della sopravvenuta depenalizzazione, atteso che la condotta contestata integra comunque un'ipotesi di danneggiamento aggravato non soggetta a depenalizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/10/2018 del TRIBUNALE di FROSINONE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CUOMO LUIGI, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 23/10/2019 il Tribunale di Frosinone ha confermato la sentenza emessa dal …

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