Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso i provvedimenti che hanno modificato la viabilità in un comune, ha affermato il principio secondo cui le amministrazioni pubbliche, nell'adottare decisioni che incidono in modo rilevante sulla circolazione stradale e sulla vivibilità di un centro abitato, sono tenute a svolgere un'adeguata istruttoria e a motivare in modo esaustivo le proprie scelte, al fine di contemperare le esigenze di interesse pubblico con la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini residenti nelle aree interessate. In particolare, l'amministrazione deve verificare preventivamente l'impatto della modifica viabilistica, valutando attentamente le possibili alternative e le misure di mitigazione degli effetti negativi, nonché garantire la partecipazione degli interessati al procedimento. Il mancato rispetto di tali presupposti procedimentali e motivazionali determina l'illegittimità degli atti adottati, in quanto lesivi del diritto dei residenti alla salute, all'incolumità e alla qualità della vita, tutelati anche a livello costituzionale.