Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7837 del 28 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:7837PEN

Massima

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Il reato di calunnia è configurabile anche quando le denunce presentate dall'imputato, pur non avendo determinato l'apertura di un procedimento penale a carico delle persone incolpate, contengono l'attribuzione di condotte che integrano ipotesi criminose, in quanto astrattamente idonee all'esercizio dell'azione penale. Ai fini della sussistenza del reato di calunnia, non è necessario che le accuse mosse dall'imputato abbiano effettivamente dato luogo all'avvio di un procedimento penale a carico delle persone denunciate, essendo sufficiente che le stesse contengano elementi sufficienti per l'esercizio dell'azione penale, salvo il caso in cui le accuse risultino manifestamente infondate, assurde, inverosimili o grottesche, in contrasto con i più elementari principi di logica e buon senso. La posizione di persona offesa o parte civile assunta dalle persone denunciate non comporta di per sé una presunzione di scarsa attendibilità delle loro dichiarazioni, essendo le stesse assistite dalle garanzie previste dalla legge per ogni testimone. La valutazione critica delle deposizioni delle parti offese deve essere effettuata dal giudice di merito, il quale è tenuto a pronunciarsi sulle specifiche doglianze difensive relative alla loro attendibilità. Il giudice di legittimità non può sostituirsi al giudice di merito nella rivalutazione del risultato probatorio, se non in presenza di palesi illogicità o contraddizioni nella motivazione. Le scelte gestionali e le operazioni compiute nell'ambito di una procedura fallimentare, anche se censurabili sotto il profilo della correttezza e della diligenza, non integrano necessariamente condotte penalmente rilevanti, a meno che non siano dimostrati elementi tali da indurre una persona di normale cultura e capacità di discernimento a ritenere la colpevolezza dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersili - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 19/05/2008 della Corte di appello di Milano;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale D'ANGELO Giovanni che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito il difensore, avv. (OM…

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