Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22288 del 8 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22288PEN

Massima

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Il termine di quarantotto ore previsto dall'articolo 558 comma 4 c.p.p. per la presentazione dell'arrestato all'udienza di convalida e il contestuale giudizio direttissimo è rispettato con la mera presentazione dell'arrestato in udienza, a prescindere dal momento in cui il giudice prende cognizione dei fatti o emette il provvedimento di convalida, purché l'udienza si sia svolta senza soluzione di continuità. Ciò in quanto il termine di legge è riferito all'obbligo di assicurare la presenza dell'arrestato in udienza, non all'effettiva trattazione del suo caso specifico, che può essere posticipata alla conclusione di altri procedimenti già in corso. Pertanto, il rispetto del termine di quarantotto ore non richiede che entro tale lasso di tempo intervenga il provvedimento di convalida, essendo sufficiente che l'arrestato sia stato presentato in udienza, anche se la trattazione del suo caso specifico sia stata differita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/09/2021 del TRIBUNALE di VENEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale di Venezia ha convalidato l'arresto in flagranza di (OMISSIS) applicando, all'esito, il divieto di dimora nel comune di Venezia, in relazione al reato di cui agli articoli 56, 624-bis…

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