Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41421 del 9 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41421PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri, induce in errore la persona offesa inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale da cui derivi un ingiusto profitto per sé o per altri e un danno per la vittima. Ciò si verifica anche quando l'agente, pur avendo instaurato un rapporto contrattuale con la persona offesa, utilizza mezzi fraudolenti, come il pagamento con un assegno contraffatto, per ottenere il trasferimento di proprietà di un bene, senza alcuna intenzione di adempiere all'obbligazione assunta. In tali casi, la condotta non può essere ricondotta a un mero inadempimento contrattuale di natura civilistica, ma integra gli estremi del reato di truffa, essendo caratterizzata dall'elemento fraudolento volto a indurre in errore la vittima. Il giudice, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, non è tenuto a esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente che faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, disattendendo o superando gli altri. La mancata concessione delle attenuanti può essere adeguatamente motivata anche con il riferimento ai precedenti penali dell'imputato e alla gravità della condotta, frutto di un'accurata organizzazione, nonché al valore economico del bene oggetto della truffa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis))ia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/06/2018 della Corte di Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis))ia Alma;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 12 giugno 2018 la Corte di Ap…

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