Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40330 del 7 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40330PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente adottato nei confronti di coloro che, sulla base di elementi di fatto, debbano ritenersi abitualmente dediti a traffici delittuosi o vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose, senza che sia necessario il previo avviso orale del Questore. La valutazione della attuale pericolosità sociale del soggetto proposto per l'applicazione della misura di prevenzione deve essere effettuata dal giudice sulla base di una complessiva valutazione di tutti gli elementi di fatto emersi, anche in relazione a fatti e comportamenti successivi all'eventuale assoluzione da precedenti imputazioni penali, senza che il mero stato di incensuratezza o di svolgimento di attività lavorativa lecita possano di per sé escludere la pericolosità sociale. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulle misure di prevenzione è limitato alla sola verifica della violazione di legge, senza possibilità di censurare il merito della valutazione compiuta dal giudice di merito circa la sussistenza dei presupposti applicativi della misura, purché tale valutazione risulti sorretta da una motivazione non apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso dalla Corte di appello di Lecce il 30/01/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Procuratore generale presso questa Corte, nella persona della Dott.ssa ((omissis)), che ha richiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Lecce, con il provvediment…

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