Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45075 del 23 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45075PEN

Massima

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Il porto di un oggetto, anche se non riconducibile alla nozione di arma impropria, può integrare il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere qualora, per le sue caratteristiche materiali, dimensioni e struttura, possa essere proficuamente utilizzato per scopi offensivi, a prescindere dalla dimostrazione di un effettivo uso offensivo. La configurabilità del reato è subordinata all'assenza di un giustificato motivo che legittimi il porto dell'oggetto, valutato in relazione alle circostanze di tempo e luogo, come il trovarsi in luoghi frequentati da prostitute o il fare salire e scendere persone dall'auto. L'inattendibilità e l'inadeguatezza delle giustificazioni addotte dall'imputato, anche se tardive, possono essere legittimamente apprezzate dal giudice di merito ai fini della esclusione del giustificato motivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

imputato QU. Da. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 2.12.1009 dal Tribunale di Teramo, sezione di Atri.

Visti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione svolta dal consigliere Dr. M. Stefania Di Tomassi;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita'…

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