Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30029 del 4 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30029PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'applicazione della recidiva facoltativa ai sensi dell'art. 99, commi 1-4, c.p., deve verificare in concreto se la reiterazione dell'illecito sia sintomo effettivo di riprovevolezza della condotta e di pericolosità sociale dell'autore, avuto riguardo a parametri individualizzanti significativi della personalità del reo e del grado di colpevolezza, oltre il mero riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali. L'applicazione dell'aumento di pena per effetto della recidiva facoltativa attiene all'esercizio di un potere discrezionale del giudice, del quale deve essere fornita adeguata motivazione, con particolare riguardo all'apprezzamento dell'idoneità della nuova condotta criminosa a rivelare la maggior capacità a delinquere del soggetto. Pertanto, il giudice, nel ritenere sussistente la recidiva, deve valutare la maggiore pericolosità sociale del reo desumibile dalla natura dei reati, dal tipo di devianza, dalla qualità e dal grado di offensività dei comportamenti, dalla distanza temporale tra i fatti e dal livello di omogeneità esistente tra loro, nonché dall'eventuale occasionalità della ricaduta e da ogni altro parametro individualizzante significativo della personalità del reo e del grado di colpevolezza, al di là del mero riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/09/2017 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Milano confermava la sentenza del tri…

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