Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44882 del 7 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:44882PEN

Massima

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Il giudice italiano, nell'ambito di un procedimento relativo a un ordine europeo di indagine, può utilizzare le prove acquisite all'estero dalle autorità straniere, senza dover accertare la regolarità degli atti compiuti all'estero, essendo sufficiente il rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento. Vige infatti una presunzione di legittimità dell'attività svolta all'estero, spettando al giudice straniero la verifica della correttezza della procedura e l'eventuale risoluzione di ogni questione relativa alle irregolarità riscontrate. L'acquisizione di dati informatici "freddi", ovvero già memorizzati, non rientra nella disciplina delle intercettazioni, ma in quella dell'acquisizione di documenti informatici ai sensi dell'art. 234-bis c.p.p., non essendo necessario il consenso di chi ha trasmesso i dati, purché ciò sia avvenuto nel rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria per l'applicazione di misure cautelari, il giudice italiano può utilizzare gli elementi probatori acquisiti all'estero, anche se non ripetibili nel procedimento nazionale, purché non contrastanti con norme inderogabili e principi fondamentali. La partecipazione del soggetto all'associazione per delinquere può essere desunta da elementi indiziari, quali la disponibilità di utenze e dispositivi utilizzati nell'ambito dell'attività criminosa, nonché dalla continuità e costanza del suo apporto ai traffici illeciti, anche in assenza di un ruolo apicale. La sussistenza del pericolo di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione della custodia cautelare in carcere, può essere desunta dalla pregnanza del ruolo associativo rivestito e dalla prognosi negativa circa l'ottemperanza a limiti e prescrizioni di una misura meno afflittiva, in presenza di un contesto di emergenze che ha dato conto dell'indisturbata attività criminale nonostante gli arresti dei correi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DI GERONIMO 4Paolo - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 19/05/2023 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente alle esigenze cautelari di cui all'articolo 274, lettera a) e b) c.p.p., inammissibilita' nel resto;
udito il difensore, avv…

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