Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6559 del 16 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6559PEN

Massima

Generata da Simpliciter
L'obbligo di trasmissione degli atti d'indagine al Tribunale del riesame è funzionale all'esigenza di rendere perfettamente simmetriche le piattaforme cognitive del giudice per le indagini preliminari e del giudice che riesamina il suo provvedimento. Tuttavia, tale obbligo non opera in modo formale e rigoroso, ma deve essere valutato in relazione all'effettiva utilizzazione degli atti da parte del giudice cautelare nella motivazione del provvedimento impugnato. Pertanto, l'omessa trasmissione di atti a contenuto probatorio non determina la perdita di efficacia dell'ordinanza coercitiva ai sensi dell'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p., quando tali atti risultino privi di rilievo nell'economia della motivazione, perché non considerati dal giudice o perché valutati sulla scorta di altri atti che ad essi facciano riferimento. Ciò in quanto la ratio legis dell'art. 309, comma 10, c.p.p. è quella di garantire la perfetta simmetria conoscitiva tra il giudice che ha emesso l'ordinanza e quello del riesame, senza che ciò comporti un'interpretazione formale e rigoristica della norma, che ne disconoscerebbe la funzione. Inoltre, la possibile disparità tra la rappresentazione documentale degli stessi fatti (ad esempio, tra trascrizioni e videoriprese) non è inevitabile e scontata, ma eventuale, e non determina di per sé una violazione dell'obbligo di trasmissione, in assenza di specifiche deduzioni difensive circa la concreta difformità tra le diverse rappresentazioni e il suo impatto sulla valutazione del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Os. An. nato il (OMESSO);

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Michele Renzo;

Sentito il Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. Cedrangolo Oscar, che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Os. An. veniva raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.