Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39105 del 24 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39105PEN

Massima

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Il diritto di difesa, anche in sede amministrativa, può escludere la configurabilità del reato di calunnia quando la condotta dell'imputato, pur astrattamente calunniosa, risulti funzionale alla strumentale confutazione delle accuse rivoltegli, in assenza della necessaria consapevolezza dell'innocenza della persona incolpata e dell'intenzionalità dell'incolpazione. Pertanto, la mera prospettazione di una diversa ricostruzione dei fatti, anche se in contrasto con quanto accertato dagli organi di polizia, non integra il delitto di calunnia quando tale condotta sia riconducibile all'esercizio del diritto di difesa del soggetto sanzionato, in assenza di elementi che dimostrino la consapevolezza dell'imputato circa la falsità dell'accusa e la volontà di incolpare una persona innocente. Inoltre, la dichiarazione di un soggetto che riferisce una diversa percezione degli eventi rispetto a quella attestata nel verbale di accertamento non costituisce di per sé prova della falsità del verbale, rappresentando piuttosto la mera prospettazione di una versione alternativa, rientrante nell'esercizio del diritto di difesa. Pertanto, in tali ipotesi, la condotta dell'imputato, pur astrattamente riconducibile al delitto di calunnia, deve essere esclusa in ragione della carenza dell'elemento soggettivo del reato, dovendo prevalere la tutela del diritto di difesa del soggetto sanzionato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2018 della Corte di appello di Trento;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa VIGNA ((omissis));
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa BARBERINI ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza limitatamente alla parte in cui la sospensione condizionale della pena e' subordina…

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