Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37964 del 15 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:37964PEN

Massima

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Il ruolo di partecipe in una struttura organizzativa criminale non è di per sé sufficiente a far presumere la responsabilità dell'indagato per ogni delitto commesso dagli altri appartenenti al sodalizio, anche se riferibile all'organizzazione e inserito nel quadro del programma criminoso. Ai fini dell'adozione di misure cautelari personali, le dichiarazioni rese dal coindagato o dal coimputato del medesimo reato o da persona indagata o imputata in un procedimento connesso o collegato possono costituire grave indizio di colpevolezza solo se, oltre a essere intrinsecamente attendibili, siano sorrette da riscontri esterni individualizzanti, tali da assumere idoneità dimostrativa in relazione all'attribuzione del fatto-reato al soggetto destinatario della misura. La valutazione di tali elementi deve essere orientata ad acquisire non la certezza, ma l'elevata probabilità di colpevolezza del chiamato. Pertanto, il giudice di merito, attraverso l'esame dei fatti enunciati nell'imputazione e degli elementi posti a fondamento del delitto associativo, deve escludere la sussistenza del quid pluris indiziario richiesto per dimostrare l'autonoma configurazione dei reati-fine oltre a quello associativo, qualora non riscontri la presenza di ulteriori circostanze rispetto a quelle di per sé idonee a dimostrare la responsabilità per il delitto associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Feli - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli;

nel procedimento contro:

Ta. Ga., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 5 aprile 2007 emessa dal Tribunale di Napoli

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;

sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procurato…

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