Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21359 del 4 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:21359PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da indicatori fattuali che, sulla base di attendibili regole di esperienza relative al fenomeno della criminalità organizzata, consentano di inferire logicamente l'appartenenza del soggetto al sodalizio, purché si tratti di indizi gravi, precisi e concordanti, come i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei senza alcun automatismo probatorio a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Tuttavia, la mera generica riferita affiliazione, in assenza di altri indicatori fattuali che supportino la conclusione concernente la ritenuta partecipazione dell'indagato all'associazione, non è sufficiente a integrare la gravità indiziaria richiesta per l'applicazione della misura cautelare. Inoltre, l'esistenza di una precedente pronuncia di assoluzione per precedenti condotte associative di analoga tipologia deve essere adeguatamente valutata ai fini della motivazione in ordine alla gravità indiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20 settembre 2016 pronunciata dal Tribunale di Lecce;
Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
sentite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per il rigetto;
dato atto dell'assenza del difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provve…

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