Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5339 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:5339SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, realizzate in assenza del necessario titolo abilitativo, costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, non richiedendo una specifica valutazione dell'interesse pubblico alla rimozione né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi è in re ipsa, in ragione della straordinaria importanza della tutela reale dei beni paesaggistici ed ambientali, che elide qualsivoglia doglianza circa la pretesa non proporzionalità della sanzione ablativa. In tali ipotesi, non vi è spazio per apprezzamenti discrezionali da parte dell'amministrazione, né per l'applicazione di sanzioni pecuniarie alternative, essendo l'ordine di demolizione conseguenza diretta dell'accertamento della realizzazione di opere abusive. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità del provvedimento, trattandosi di atto dovuto e vincolato, per il quale non sono richiesti apporti partecipativi del destinatario. Inoltre, il silenzio serbato dall'amministrazione sulla richiesta di sanatoria presentata dal privato ha valore legale di rigetto, con conseguente preclusione della possibilità di ottenere il titolo edilizio in sanatoria. Infine, l'acquisizione del parere della commissione edilizia integrata non è necessaria ai fini dell'emanazione dell'ordinanza di demolizione di opere abusive realizzate su area vincolata, in quanto l'ordine di ripristino discende direttamente dall'applicazione della disciplina edilizia vigente e non costituisce irrogazione di sanzioni discendenti dalla violazione di disposizioni a tutela del paesaggio.

Sentenza completa

N. 07632/2003
REG.RIC.

N. 05339/2015 REG.PROV.COLL.

N. 07632/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7632 del 2003, proposto da:
Ottato Vito, rappresentato e difeso dall'avv. Gaetano Ottato, con domicilio eletto presso l’avv. M. Maiella in Napoli, Via L. Sanfelice, n. 43; Gaetano Ottato, quale erede di Ottato Vito, rappresentato e difeso dall'avv. Gaetano Ottato, con domicilio eletto presso l’avv. Gaetano Ottato in Napoli, Via Luigia Sanfelice n. 43;

contro

Comune di Forio, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ingiunzione di demolizione n. 206 del 23 aprile 2003, di tutti gli atti preordinati ivi compreso il verbale di accertamento d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.