Consiglio di Stato sentenza n. 7131 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:7131SENT

Massima

Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità nel governo del territorio, può adottare varianti urbanistiche finalizzate a una più razionale organizzazione del tessuto urbano esistente, anche prevedendo la realizzazione di opere pubbliche, come un passaggio pedonale, su aree private, senza che ciò configuri un'espropriazione senza indennizzo, purché tale previsione sia giustificata da esigenze di interesse pubblico e non comporti un'eccessiva e ingiustificata limitazione del diritto di proprietà privata. L'Amministrazione, nell'adozione di nuovi strumenti urbanistici, non è tenuta ad una analitica confutazione di ogni singola osservazione presentata dai privati, essendo sufficiente che le scelte discrezionali siano adeguatamente motivate sulla base dei criteri desumibili dalla relazione illustrativa del piano.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/07/2023

N. 07131/2023REG.PROV.COLL.

N. 06887/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6887 del 2020, proposto da Immobilia s.s, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Claudio Linzola, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Lamporecchio, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Franco Arizzi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Umberto Richiello in Roma, via Mirabello, 18;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Prima) n. 21…

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