Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29626 del 2 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29626PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti si configura quando il soggetto, pur non partecipando materialmente all'acquisto o al trasporto della droga, fornisce un apporto economico consapevole e determinante per la realizzazione dell'attività illecita, dimostrando di avere piena conoscenza dello scopo del finanziamento e di voler contribuire al rafforzamento dei traffici di stupefacenti già avviati. Anche la mera frequentazione assidua e il rapporto di confidenza con i protagonisti dell'operazione, unitamente a condotte di agevolazione e sostegno nella fase organizzativa e preparatoria, possono integrare il concorso morale nel reato, a prescindere dalla partecipazione fisica all'acquisizione o alla detenzione della sostanza stupefacente. Il giudizio di colpevolezza può fondarsi su un complesso di elementi indiziari, quali le intercettazioni ambientali, i servizi di osservazione e le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, purché logicamente e coerentemente valutati dal giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità se immune da vizi logici e contraddittorietà. Il diniego delle attenuanti generiche, in presenza di precedenti penali e della gravità del contributo fornito all'attività illecita, non è censurabile in sede di legittimità, rientrando nella discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27-10-2016 della Corte di appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito per i ricorrenti l'avvocato (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avvocato (OMISS…

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