Il reato di ricettazione si configura anche in assenza di una specifica prova circa l'elemento soggettivo, qualora l'imputato ometta di fornire una plausibile giustificazione in ordine alla provenienza del bene di cui è in possesso. L'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta è infatti rivelatore della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con l'acquisto in mala fede, e costituisce prova sufficiente dell'elemento psicologico del reato. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante che la cosa provenga da un unico reato o da una pluralità di reati, essendo sufficiente che il possesso del bene sia conseguente a un fatto delittuoso. Infine, la prescrizione del reato di ricettazione, anche nella forma attenuata di cui al secondo comma dell'art. 648 c.p., segue il termine massimo previsto per il reato più grave, ovvero quindici anni e dieci mesi e venticinque giorni, in caso di contestazione della recidiva specifica reiterata e infraquinquennale.