Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41461 del 25 ottobre 2004

ECLI:IT:CASS:2004:41461PEN

Massima

Massima ufficiale
E' manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3 e 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 628 comma secondo cod. proc. pen., nella parte in cui limita l'ambito del ricorso per cassazione avverso la sentenza di rinvio alle questioni non decise dalla pronuncia di annullamento, in quanto il principio della tendenziale irrevocabilità e incensurabilità delle decisioni della Corte di cassazione costituisce lo scopo stesso della attività giurisdizionale e si mostra pienamente conforme alla funzione di giudice ultimo della legittimità affidato alla medesima Corte dall'art. 111 Cost. (Fattispecie nella quale la sentenza di annullamento con rinvio, previa diversa qualificazione giuridica del fatto contestato, aveva demandato al giudice di merito la sola determinazione della pena. Il ricorrente, ritenendo che si fosse invece trattato di addebito di fatto diverso, con conseguente omissione della trasmissione degli atti al P.M., aveva lamentato il vincolo del giudice del rinvio al dictum della Corte di cassazione).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SECONDA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Pietro A. Sirena - Presidente
Alessandro Conzatti - Consigliere
Giuliano Casucci - Consigliere
Fausto Cardella - Consigliere
Giacomo Fumu - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sui ricorsi proposti da Cl. Gu., Do. Ma. e An. Fr.
avverso la sentenza della Corte di appello di Palermo in data 18.6.2001
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi,
Udita la relazione svolta dal Consigliere dr. G. Fumu
Udita la requisitoria del Pubblico Ministero rappresentato dal s.p.g. dr. A. Galasso che ha concluso per l'annullamento con rinvio per An. Fr., inammissibilità per gli altri ricorsi
udito il difensore avv. Qu. anche in sostituzione dell'avv. Re
MOTIVI DELLA DECISIONE
1. Con sentenza in data 8.4.1999 la Corte di appello di Palermo confermava, quanto all'aff…

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