Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8197 del 9 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8197PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di una società fallita ha distratto beni facenti parte del patrimonio aziendale, anche se ottenuti in leasing, purché fossero nella sua effettiva disponibilità in conseguenza dell'avvenuta consegna, a prescindere dalla proprietà degli stessi. Ai fini della sussistenza del reato, rileva la sottrazione dei beni che comporta un pregiudizio per la massa fallimentare, gravata dell'onere economico derivante dall'inadempimento dell'obbligo di restituzione, a nulla rilevando eventuali attività successive alla dichiarazione di fallimento volte a reintegrare il patrimonio dell'impresa. Il reato di bancarotta fraudolenta documentale sussiste quando l'amministratore di una società fallita abbia dolosamente cagionato la dispersione o la sottrazione della documentazione contabile, impedendo così la ricostruzione dell'attività e della situazione patrimoniale della società, a prescindere dalla consegna parziale e tardiva di alcuni documenti. L'elemento soggettivo del reato può desumersi dalla consapevolezza dell'amministratore della reale situazione di difficoltà finanziaria della società. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato facendo riferimento ai precedenti penali dell'imputato e alla sua mancata collaborazione con la curatela fallimentare, senza che sia necessario un analitico esame di tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p. Inoltre, l'eventuale transazione intervenuta successivamente alla dichiarazione di fallimento, pur potendo incidere sulla determinazione della pena, non esclude la sussistenza dei reati di bancarotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovann - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/02/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCOLINI GIOVANNI;
letta la requisitoria scritta presentata - ex Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, conv. con modif. dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 - dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dr. EPIDENDIO TOMASO, che ha chiesto dich…

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