Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1 del 2 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:1PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, qualora accertato in sede di nuovo giudizio, può incidere sulla determinazione della pena in senso riduttivo, in quanto tale condizione psichica dell'imputato al momento del fatto, pur non escludendone l'imputabilità, può diminuirne la capacità di intendere e di volere, con conseguente rilevanza sulla qualificazione giuridica del reato e sulla commisurazione della sanzione. Ciò impone un'attenta e approfondita valutazione di tutti gli elementi di prova, anche di natura tecnico-scientifica, relativi alle condizioni psichiche dell'imputato, senza trascurare il nesso eziologico tra l'eventuale disturbo mentale e la condotta criminosa, al fine di accertare se e in quale misura la capacità di autodeterminazione dell'agente fosse compromessa al momento del fatto. Inoltre, la sussistenza di un vizio parziale di mente può risultare incompatibile con il riconoscimento dell'attenuante della provocazione, qualora lo stato d'ira dell'imputato sia sostanzialmente coincidente con l'infermità psichica o questa risulti preponderante rispetto al primo. Infine, l'entità della pena deve essere commisurata in modo adeguato alle circostanze del caso concreto, tenendo conto dell'eventuale riconoscimento di una diminuente relativa alle condizioni mentali dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 13 ottobre 2010 della Corte di assise di appello di Milano n. 4/2010;

Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita, nella pubblica udienza del 25 settembre 2012, la relazione svolta dal Consigliere Dr. Antonella Patrizia Mazzei;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero presso questa Corte di cassazione, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Stabile Carmine, il quale ha chiest…

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